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Perchè scegliere gli spaghetti

Titolo alquanto strano questo, adesso vi spiego perchè scegliere gli spaghetti è l’ottimale!

Gli spaghetti sono il mio tipo di pasta preferito e visto che non sono il formato di pasta utilizzabile per preparare la pasta fredda, sono tra i pochi che non amano particolarmente questo piatto, se proprio devo fare un primo piatto freddo utilizzo un mix di cereali come orzo e farro, a tal proposito: provatelo ne rimarrete stupiti!

A parte questa parentesi torniamo a fuoco, per capire perchè scegliere gli spaghetti dobbiamo partire anche questa volta dalla chimica, non vi preoccupate sarò leggera, almeno spero.

Vi ricordate tutto il discorso che vi ho fatto sulla cottura della pasta? La cottura al dente della pasta è preferibile perchè diminuisce il tempo in cui l’amido rimane in contatto con l’acqua calda, rallentando così il processo di gelatinizzazione, infatti se questo processo viene protratto per un lungo periodo aumenta l’indice glicemico della pasta stessa, di conseguenza ci sarà un elevato picco insulinico. Abbiamo anche detto che più basso è il contenuto di amilosio (un costituente dell’amido), più elevata sarà la gelatinizzazione e maggiore sarà l’indice glicemico risultante, perchè ci sarà una maggior idrolizzazione dell’amilosio da parte degli enzimi beta-amilasi che trasformano l’amido in glucosio. Vi ricordate? Meglio scegliere delle lenticchie che delle patate.

Ci sono altre caratteristiche della pasta che portano ad abbassare il suo indice glicemico, una di queste è proprio il suo formato.

Considerate che più lentamente avviene il processo di gelatinizzazione della pasta, minore sarà il suo indice glicemico.

Cosa permette alla pasta una lenta gelatinizzazione?

Pensate che durante il processo di produzione della pasta, (estrusione) grazie al riscaldamento dell’impasto, viene formata una pellicola protettiva proprio attorno alla pasta; questa pellicola sarà maggiore negli spaghetti rispetto agli altri formati, visto la loro lunghezza, e permetterà di rallentare il processo di gelatinizzazione e di avere quindi meno siti accessibili alle beta-amilasi con una minor produzione di  glucosio.

Torniamo alla pasta fredda, ho una bella notizia per gli amanti di questo tipo di piatto!

Un’altro metodo per diminuire l’indice glicemico della pasta è proprio quello di farla raffreddare, infatti grazie al rafreddamento si innescherà il cosidetto fenomeno di retrogradazione, ovvero il processo inverso della gelatinazzione. Raffreddando la pasta l’amido potrà ritornare alla sua struttura iniziale, o per lo meno ci proverà, abbasando così l’indice glicemico della pasta dove è contenuto.

Lo stesso succede con il pane quando raffermo o abbrustolito, dove l’acqua tende a spostarsi verso l’esterno.

Un altro suggerimento, come sottolineo spesso, è utilizzare dei veri spaghetti integrali per la presenza della semola integrale che permette un assorbimento più lento del glucosio

Sapete già che abbinando i cibi ricchi di carboidrati con le verdure si assiste ad un rallentamento dell’assorbimento del glucosio mantenendo bassi livelli di insulina.

Conclusione

hai capito perchè scegliere gli spaghetti?

meglio se integrali

cucinarli al dente

conditi con le verdure

gustarli possibilmente non bollenti

Perchè tutto ciò permette di diminuire l’indice glicemico della pasta.

 

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