Molte persone hanno capito che lo zucchero è un nemico da combattere. E’ la causa principale dell’innalzamento della glicemia nel sangue che porta all’instaurarsi di una serie di meccanismi metabolici, oltre alla dipendenza vera e propria, che finiscono con l’accumulo indesiderato delle riserve di grasso.
Questo è vero, ma come vedremo nel prossimo articolo, gli zuccheri svolgono anche fondamentali funzioni nel nostro corpo, quindi è sempre l’equilibrio che vince ed il tipo di zucchero.
Spesso sento parlare dello zucchero bianco come il nemico da cui fuggire per poi ritrovarmi le stesse persone a preferire uno zucchero di canna grezzo. Siete proprio sicuri? Sapete quali sono i differenti tipi di zucchero?
Che differenze ci sono tra zucchero semolato bianco e zucchero di canna grezzo
Entrambi sono costituiti dalla stessa molecola chimica: il saccarosio composto da una molecola di glucosio ed una di fruttosio.
Lo zucchero bianco deriva sia dalla barbabietola da zucchero che dalla canna da zucchero, mentre ovviamente lo zucchero di canna grezzo solo dalla canna da zucchero.
L’ Italia è un grosso produttore di zucchero semolato bianco, mentre lo zucchero di canna viene prodotto in altri paesi come ad esempio l’Equador o le Filippine
Il procedimento per la produzione di zucchero semolato a partire dalla barbabietola è molto lungo, ma ve lo schematizzo in breve, perchè a volte si hanno delle idee un pò strampalate su questo argomento!
La differenza tra i due è che nello zucchero di canna grezzo si trova una percentuale variabile da 1% al 5% di melassa che invece non è presente nello zucchero semolato bianco. In commercio si trovano addirittura degli zuccheri di canna mascherati, che sono in realtà zucchero bianco colorato con caramello! Fate attenzione.
Tra questi due quindi NON esistono differenze sostanziali!
Tra i differenti tipi di zucchero allora è preferibile lo zucchero di canna integrale allo zucchero di canna grezzo?
La differenza tra lo zucchero di canna grezzo e lo zucchero di canna integrale sta proprio nella mancanza dei processi di raffinazione di quest’ultimo.
Lo zucchero integrale di canna
Anche lo zucchero di canna subisce diverse fasi di processamento: dall’estrazione, alla filtrazione, alla bollitura, all’essicatura, alla separazione per diventare una polvere più o meno scura a seconda della provenienza della canna da zucchero.
La fase di essicatura può essere fatta in due modalità con esito differente: se il composto viene continuamente rimescolato creando un MASCAVO, lo zucchero manterrà dei granuli più o meno grandi di melassa è il tipico zucchero MUSCOVADO se invece non verrà mosso, si creerà una PANELA è il caso del tipico dello zucchero DULCITA. Il primo ha un sapore che tende alla liquirizia ed è molto granuloso, mentre il secondo tende al caramello ed ha un’aspetto più polveroso.
Lo zucchero di canna grezz0
Ulteriori processi di centrifugazione ed evaporazione (cristallizzazione), quindi di raffinazione, portano lo zucchero integrale di canna a diventare zucchero di canna grezzo.
In questi zuccheri di canna integrali vengono mantenuti alcuni minerali, anche se non in alte concentrazioni e hanno circa 40 Kcal in meno, ma comunque sempre elevate concentrazioni di saccarosio troviamo al loro interno.
E lo zucchero di cocco?
Questo zucchero ormai si trova facilmente in commercio nei negozi biologici.
Si ricava dalla palma da cocco, precisamente dal nettare dei fiori della palma da cocco, il liquido zuccherino ricavato verrà successivamente cotto e concentrato. Anche in questo caso pochi passaggi per avere lo zucchero finale.
Come negli zuccheri precedenti è composto principalmente da saccarosio, anche se lo troviamo in minor quantità. Si distingue dallo zucchero integrale di canna principalmente per la presenza di polisaccaridi (inulina) e di fruttosio e per l’indice glicemico più basso.
Le mie Conclusioni sui tipi di zucchero
Avete notato quante differenti tipi di zucchero ci sono? Tirando le conclusioni, io preferisco alternare lo zucchero di canna integrale tipo Dulcita o Muscovado e lo zucchero di cocco perché donano, soprattutto nella pastafrolla, un gusto ed un colore unico, sono meno raffinati e personalmente li preferisco.
Si tratta sempre di zucchero, la cui quantità dev’essere limitata durante la giornata; anche se i miei biscottini sono fatti con zucchero di canna integrale o di cocco non vuol dire che non lo contengano!
Oltre a questi differenti tipi di zucchero, esistono altri dolcificanti naturali che tratterò nel prossimo captolo! :))