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Quante volte andiamo di corsa al supermercato e arraffiamo di tutto un pò quello che troviamo negli scaffali, senza pensare a cosa ci sia scritto sulle etichette?

Ammetto che non è semplice, ma leggere l’etichetta è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per conoscere le caratteristiche di un prodotto. Vedrete che i supermercati si adegueranno in modo digitale per darci sempre maggiori informazioni cosicché  potremo fare scelte più consapevoli. Esistono già delle App per smartphone che ci aiutano a leggere le etichette, ma di base è importante imparare delle semplici nozioni.

  • NOME DEL PRODOTTO
  • ELENCO DEGLI INGREDIENTI Controllate sempre l’ordine in cui sono scritti gli ingredienti: il primo è quello presente in quantità maggiore per poi passare a quelli presenti sempre in quantità decrescente.

Alla fine dell’elenco ci sono gli ADDITIVI che non hanno alcun valore nutrizionale e non sono sempre così innocui. I più comuni sono:

  • Coloranti: per il colore
  • Conservanti: per allungare il tempo di conservazione;
  • Esaltatori di sapidità, correttori di acidità: per il sapore.
  • Emulsionanti: per l’ aspetto

Tutti sanno che sono quelli indicati con un numero preceduti dalla lettera E (approvati in Europa) oppure scritti con il nome per esteso. Vediamone alcuni:

da 100-199 Coloranti

da 200-299 Conservanti rallentare il processo di deterioramento del cibo causato da muffe, batteri e lieviti

da 300-322 Antiossidanti evitano il processo d’ossidazione dell’alimento

da 325-385 Correttori di acidità danno all’alimento un gusto acidulo

da 400-495 Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti

Aromatizzanti, conferiscono agli alimenti specifici odori e sapori. La legge italiana prevede la loro indicazione in etichetta in modo generico come “aromi”. Nel caso in cui sia scritto solo aromi si tratta di aromi artificiali, nel caso contrario è specificato aromi naturali (aceto, limone, zucchero e derivati, alcool, olio e sale ).

N.B. possiamo fare qualcosa sulla presenza degli additivi?? la risposta la sapete già, dobbiamo mangiare prodotti semplici che non ne contengano, fare la spesa in negozi specializzati e preparare noi stessi i cibi più elaborati. Spesso, la vita di oggi è molto frenetica e ci porta a fare delle scelte veloci, cerchiamo quindi i prodotti più sani che contengono meno additivi possibili, prestiamo attenzione alla somma di tutti gli additivi nei cibi consumati in un giorno e proteggiamo l’organismo dai loro attacchi utilizzando prodotti naturali che contrastano la loro azione come l’aloe per esempio.

  • QUANTITATIVO Molte volte appare il termine “peso sgocciolato”, ciò indica che il prodotto è immerso in un liquido, quindi deve esserne indicata la quantità “peso sgocciolato” oltre al peso netto.

Attenzione a non farsi trarre in inganno dal prezzo, comparare sempre il peso dei due prodotti.

Inoltre, correla sempre le porzioni alle quantità totali di grassi e zuccheri, sull’etichetta saranno riportati i valori nutrizionali totali e per porzione, a volte solo per porzione.

Esempio: una confezione di zuppa contiene 2 porzioni totali, sull’etichetta ci sarà

1 porzione di zuppa contiene 5,9 grammi di grasso, che è circa 1 cucchiaino (5 grammi di grasso corrispondono ad un cucchiaino di grasso). Se usi l’intera confezione (2 porzioni), significa che consumi l’equivalente di 2 cucchiaini di grassi!

1 porzione di zuppa contiene 9,8 grammi di zucchero, un po’ di più di 2 cucchiaini (4 grammi di zucchero equivalgono ad 1 cucchiaino di zucchero) a porzione. Se la mangi tutta, mangerai 19,6 grammi di zuccheri, 4 cucchiaini !!!!

  • TERMINE DI SCADENZA E’ un elemento fondamentale. Vediamo alcuni esempi: “da consumarsi preferibilmente entro….” = fino a quella data il prodotto garantisce le sue proprietà, ma può essere consumato anche per un breve periodo successivo alla data indicata (pasta e riso).

“da consumarsi entro…” = va consumato assolutamente entro quella data e non oltre (yogurt, latte, formaggi freschi). Molto spesso il consumatore è portato a scegliere un prodotto anziché un altro per il periodo di conservazione più lungo. In realtà (ma non sempre) un periodo di conservazione minore indica un minor utilizzo di conservanti o la presenza d’ingredienti più pregiati.

  • AZIENDA PRODUTTRICE Correliamo la sicurezza con la provenienza dell’alimento, ad esempio nel settore ortofrutticolo dal 15/02/2003 è entrata in vigore un decreto legislativo (dlgs/306/02) che dispone l’applicazione di una carta di identità da applicare alla frutta e alla verdura, in cui sono indicati: natura del prodotto, sua origine, varietà, categoria. Purtroppo sono ancora tanti i commercianti a non applicare la legge.
  • CODICE A BARRE Il codice a barre, composto di un insieme di barre e numeri, permette di risalire alla provenienza nazionale. Ad esempio: 80 Italia, 30 Francia, 400 Germania, 57 Danimarca, 45/49 Giappone….
  • MATERIALE DELLA CONFEZIONE Sulle confezioni troviamo infine indicazioni sul materiale utilizzato per le confezioni: CA = cartone; AL = alluminio, PVC = polivinilcloruro, ACC = banda stagnata. Tutte queste indicazioni sono utili per il corretto differenziamento e smaltimento dei rifiuti.